LE TRE MADRI E I GIOCHI | Recensione di Cinzia Caputo

Alla fine del mio soffrire c’era una porta. Sentimi bene: ciò che chiami morte  

Io ricordo.

 L. Gluck, l’iris selvatico

*

Cinzia Caputo scrive una recensione a Le signore dei giochi di Valeria Bianchi Mian, Capricorno Edizioni (Piemonte in Noir, La Stampa), 2024.

Link: https://www.edizionidelcapricorno.it/product/le-signore-dei-giochi/

*

Leggo con piacere il Noir psicologico esoterico di Valeria Bianchi Mian, infaticabile talentuosa scrittrice e non solo. Con ironia e  leggerezza, nel romanzo Le signore dei giochi  Valeria descrive i caratteri e le avventure di tre deliziose vecchiette alla ricerca della soluzione di un mistero, che sarà occasione di un viaggio all’interno di sé, che scoperchia vecchie storie e mette a nudo le vite, non solo loro, ma anche di altri protagonisti. Non mancano tematiche attuali come quelle delle maternità alternative, delle relazioni affettive, dell’amicizia, ma anche relative alle questioni ambientali, climatiche, nonché animaliste raccolte da poetiche immagini. 

Il vero tema che sottende tutto il romanzo è il trio delle grandi madri, antiche dee lunari attualizzate dal gioco esoterico delle tre ziette, il cui il numero  non è casuale e corrisponde all’Imperatrice dei Tarocchi, ossia all’incarnazione dell’eterno femminino che presiede a tutte le maternità; dove  la maternità transpersonale  si intreccia con le ferite e le scelte delle maternità personali. 

Il Masso Falchero, conosciuto come Pietra delle Tre Madri, testimonianza dei culti ancestrali della fertilità, risalente all’età del Ferro, III-II sec. a.C.  

E nelle tre signore della vita e del fato, legate ai culti druidici delle querce delle fonti, della luna e della generazione, che nel ritratto sgranato non si vedevano molto bene, Greta riconobbe l’origine delle ziette così come Maddalena Ferrante l’aveva narrata, a partire dal gioco, dalla visione della baronessa Falleri quando le matrone con le braccia aperte erano state recuperate in un mulino a metà degli anni Novanta.

V. B. Mian, Le signore dei giochi

L’immagine simbolica della Madre può aprire alla generatività interiore, così come alla sua ombra oscura, madri buone e cattive in continuum inestricabile si alternano sulla scena. Scopriremo leggendo, mano a mano e attraverso la ricostruzione, grazie alla psicoscrittura, a opera di una delle tre (la baronessa Falleri), in un rigurgito di memoria e di colpa, che la donna scomparsa quando la baronessa aveva perso il suo frutto, (ossia Eva, la clochard  incinta), rappresenta la quarta luna, la luna nera, ossia  l’ombra della quale si necessita l’integrazione. Questo escamotage mette in moto la ricerca della verità e la soluzione del Mistero.  

La tematica dell’Ombra prettamente junghiana, come la formazione della nostra autrice, è ritagliata dalla figura di un terapeuta junghiano portatore dei valori del guaritore ferito, così come lo sguardo di una curiosa, quanto ignara signora trasformatasi in una novella Miss Marple pronta a risolvere l’intricato caso. 

Romanzo intrigante, pieno di colpi di scena, ricco e raffinato, non si può non leggere. 

Recensione di Cinzia Caputo 

Cinzia Caputo è Psicologo Analista, didatta del CIPA Istituto Meridionale, Membro del Consiglio dei Docenti. Socio della IAAP (International Association for Analytical Psychology). Le sue materie di insegnamento riguardano il mito, la fiaba e le tematiche narrative in generale, su tali argomenti ha pubblicato su molte riviste scientifiche. Esperta nella formazione in ambito gruppale, ha collaborato con l’azienda ospedaliera Santobono in qualità di formatrice del personale medico. Lavora privatamente  presso il suo studio di Napoli. Si è occupata presso la seconda Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli dell’attività di consultazione per studenti SUN.  Socio Fondatore e Presidente di ANTHEIA (Associazione Culturale di Psicologia Analitica e Scienze Umane), con cui ha organizzato a Napoli diversi eventi culturali che coniugano arte e psicologia analitica. Nel  del 2005 pubblica la sua prima silloge: Verso (Manni editore),  nel 2011,  l’Agenda della Dea,   ed. Guardamagna Pavia; Settembre 2011, Camargue, testi di Cinzia Caputo, Serigrafie di Oreste Zevola, Ed: IL LABORATORIO/le edizioni.  2012 l’Agenda della Dea, sognatrici del tempo, ed. Guardamagna Pavia. Ha pubblicato un saggio sul mito di Persefone, La Spiga e Il Melograno, ed. Valtrend. Nel 2019 ha pubblicato per la IOD edizioni, Nutrici di Sé, un saggio sul mito della maternità. Nel 2020 ha pubblicato nei Quaderni di Calibano, collana diretta da Mimmo Grasso, Bambole, con disegni di Annalisa Mazzola, in collaborazione con Institutum Pataphysicum Parthenopeum.  Collabora con la rivista Menabò diretta da Elio Scarciglia. Ha pubblicato, La Porta sulla Luna,  2021 e  nel 2022  Il labirinto delle parole,  entrambi Terra d’Ulivi editore, Lecce. Nel  dicembre 2023 è uscito Le Donne nel Mito, tra letteratura e psicoanalisi, per la collana Angelus Novus, ed. Terra d’ulivi.

L’autrice de Le signore dei giochi è Valeria Bianchi Mian.

Valeria Bianchi Mian è psicoterapeuta, psicodrammatista junghiana, insegnante Mindfulness. Ha creato il Metodo Tarotdramma®, intreccio di Psicodramma e scrittura terapeutica con le carte dei Tarocchi. Conduce corsi di scrittura creativa con Golem Edizioni e Psicologia.io. Conduce un salotto letterario con Giunti Psicologia.
Conduce laboratori di cura poetica anche in collaborazione con Poesia Presente Lab, la scuola di Poesiaterapia di Monza.
Ha curato: Maternità marina, Terra d’Ulivi Edizioni, 2020; illustrazioni per Confine donna. Poesie e storie di emigrazione (Vita Activa Nuova, 2022). È stata redattrice per Psiconline, Oubliette Magazine. Collabora con Versante Ripido. Speaker per Radio Dreamland (www.radiodreamland.it). Saggi e partecipazioni: Utero in anima (Bianchi Mian V., Ceresa S.G., Putti S., Lithos, 2016); Psicosociologia della genitorialità (AAVV, Golem Edizioni, 2017); Amori 4.0 (AAVV, Alpes Italia), 2018; Voci di donna. Il complesso intreccio tra Psicologia e Femminismo (AAVV, Underground, 2019). Narrativa e poesia: ha scritto e illustrato Favolesvelte (Golem Edizioni, 2016); il romanzo noir Non è colpa mia (Golem Edizioni, 2018), la silloge Vit(amor)te. Poesie per arcani maggiori con ventidue carte disegnate da lei (Miraggi Edizioni, 2020), Psicoporno (Buendia Books, 2023), Bestie, femminile animale (Vita Activa Nuova APS, 2023). Ha partecipato come autrice a numerose antologie poetiche. È tra gli autori di “Piemonte in Noir” con il romanzo Il corpo crudo (Edizioni del Capricorno per La Stampa, 2023) e Le signore dei giochi (2024).

Nel saggio da lei co-curato FARE STORIE, METODOLOGIE, TECNICHE ED ESPERIENZE DI STORYTELLING E SCRITTURA TERAPEUTICA IN PSICOLOGIA ha raccontato il Metodo Tarotdramma® (Giunti, 2024).

Recensione di Cinzia Caputo, analista del Cipa Jung, al romanzo di Valeria Bianchi Mian

Lascia un commento